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La valorizzazione dei parterres della Palazzina di Caccia di Stupinigi nel Concorso Art Bonus 2024

Il progetto di ripristino e valorizzazione dei parterres antistanti la Palazzina di Caccia di Stupinigi, un perfetto connubio tra conservazione e rivalutazione nel rispetto della sostenibilità ambientale e della gestione manutentiva, è stato selezionato al concorso Art Bonus 2024. Il progetto ha conservato il disegno storico-architettonico originale dell’atrio verde di ingresso alla Palazzina e perseguito la sostenibilità ambientale, in termini di ridotto o nullo utilizzo di fitofarmaci, risparmio idrico e mantenimento della biodiversità, e gestionale e manutentiva con un razionale impiego delle risorse umane e tecniche-operative.

Le votazioni del concorso Art Bonus iniziano il 1° febbraio alle ore 12 online sul sito www.artbonus.gov.it

Entro il 1° marzo, I 20 progetti più votati per ciascuna delle due categorie “Beni e luoghi di cultura” e “Spettacolo” passeranno alla seconda fase e cioè alla votazione a suon di “likes” sui canali social FB e IG di Art Bonus dalle ore 12 del 4 marzo alle ore 12 del 18 marzo. I voti della prima e seconda fase saranno sommati per la classifica finale.

IL PROGETTO

Il progetto di riqualificazione dei parterres si è diversificato in due zone. Nel cortile d’onore, tra la Palazzina e la cancellata, è stato mantenuto il giardino formale di alta rappresentanza con la formazione di una nuova siepe di Ilex crenata invece di Buxus sempervirens. La scelta di Ilex crenata, anche noto come agrifoglio giapponese, è motivata soprattutto dall’attuale difficile gestione delle malattie del bosso, malattie per le quali, soprattutto per il patogeno fungino, non sono ancora disponibili efficaci e risolutive soluzioni. Inoltre, l’arbusto selezionato è molto simile al bosso e, per il momento, non soggetto a gravi fitopatologie. Nella piccola esedra, tra il cancello d’onore e le citroniere, una zona ad alta fruizione pubblica, si è pensato di rimodulare la sobrietà dei parterres introducendo qualche nota di colore così da far risaltare la loro forma e offrire al visitatore una maggiore percezione e sensibilità del giardino come ambiente aulico ma, anche, naturale ed ecologicamente sostenibile. Pertanto, in alcune aiuole sono state messe a dimora delle specie perenni erbacee tappezzanti, sempre di minima altezza, con fioriture scalari, quali Phlox spp., Verbena spp., Erigeron spp., Achillea e Lippia spp. Le piante tappezzanti
hanno ridotte esigenze agronomiche e riescono a ricoprire il terreno formando un “cuscino” di notevole pregio ornamentale. Il progetto è stato cofinanziato con Art Bonus dalla società di sviluppo immobiliare Vailog SEGRO, per un importo complessivo di 120mila euro, dei quali 80mila interamente finanziati.