La storia della Palazzina di Caccia di Stupinigi
La Palazzina di Caccia di Stupinigi si trova a Nichelino, a 10 chilometri da Torino, ed è una delle residenze sabaude più prestigiose del Piemonte. La costruzione dell’edificio, pensato per la caccia e le feste della famiglia reale, è stata avviata nel 1729 su progetto di Filippo Juvarra, uno degli architetti più rinomati del XVIII secolo.
Con un’estensione di oltre 31.000 metri quadrati e altri 150.000 di parco e aree verdi, la Palazzina rappresentava il punto di partenza e di arrivo delle battute di caccia di casa Savoia nelle campagne circostanti, oltre che la sede prediletta per feste e altre attività di svago.
I lavori di costruzione e ampliamento sono proseguiti durante tutto il XVIII secolo sotto la guida di Benedetto Alfieri e altri architetti.
Nella sua storia, la Palazzina ha ospitato matrimoni di sovrani e notabili come Maria Teresa di Savoia e il conte Carlo Filippo d‘Artois, in seguito incoronato re di Francia come Carlo X, Vittorio Emanuele II prima che diventasse il primo re d’Italia e Maria Adelaide d’Asburgo Lorena, oltre alle nozze di Amedeo di Savoia con Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna.
Nelle sue stanze hanno dimorato lo zar di Russia Paolo I, il re di Napoli Ferdinando I di Borbone, Napoleone e Paolina Bonaparte, e la regina d’Italia Margherita di Savoia.
A partire dal XIX secolo, finita l’epoca delle grandi battute di caccia, Stupinigi è diventata anche la sede di un incredibile giardino zoologico di animali esotici, con struzzi, canguri e soprattutto Fritz, un elefante donato al re Carlo Felice dal vicerè d’Egitto. Nel 1919 le sale della Palazzina si sono trasformate in parte nella sede del Museo dell’Arredamento fino a diventare, nel corso del XX secolo, una delle maggiori attrazioni turistiche del torinese.
La Palazzina di Caccia di Stupinigi conserva tra i propri arredi originali anche serramenti e vetri storici. Il fenomeno di opacizzazione visibile sui vetri più antichi (blooming) è irreversibile ma costantemente monitorato dai restauratori che ogni settimana effettuano attività conservative negli ambienti della residenza.
Dal 1997 la Palazzina è insignita del titolo di Patrimonio dell’umanità UNESCO.
L’architettura di Stupinigi
La cura per i dettagli del progetto di Filippo Juvarra ha reso Stupinigi, con la sua Palazzina di Caccia, uno tra i luoghi più suggestivi nei dintorni di Torino. Il cuore del complesso è rappresentato dal grande Salone Centrale di forma ovale a doppia altezza, con un’incredibile cupola a barca rovesciata – dominata all’esterno dalla scultura del cervo simbolo di Stupinigi – e gli splendidi affreschi trompe l’oeil sul tema della caccia realizzati tra il 1731 e il 1733 dai fratelli Domenico e Giuseppe Valeriani. Dal salone partono i 4 bracci che conferiscono alla Palazzina la forma di croce di Sant’Andrea, con i due appartamenti del re e della regina e gli ambienti riservati agli ospiti. Il palazzo è composto da un totale di ben 137 camere e 17 gallerie.
La planimetria della Palazzina
Gli interni della Palazzina di Caccia di Stupinigi sono un trionfo di stile Rococò italiano, con lacche e stucchi dorati, preziosi elementi di arredo, le opere del Bonzanigo, scultore prediletto della corte sabauda, e i lavori in legno di Pietro Piffetti, l’ebanista di maggior prestigio dell’epoca.
Il percorso di visita riservato oggi al pubblico parte dalla scuderia juvarriana con la sua galleria di ritratti di nobili sabaudi e, soprattutto, la scultura originale del cervo in bronzo, rame e foglia d’oro realizzata nel 1766 da Francesco Ladatte. Dopo un passaggio nella biblioteca e nell’anti biblioteca, il tour arriva al Salone Centrale per proseguire negli appartamenti del re e della regina e nella cappella di Sant’Uberto.
Ultima tappa del percorso all’interno della Palazzina di Caccia di Stupinigi è l’appartamento di Levante. Esplora il percorso museale e gli interni della Palazzina di Caccia.
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La carrozza di Napoleone
Nel 2024 ha fatto ritorno presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi la “carrozza di Napoleone”, una significativa testimonianza storica della presenza napoleonica in Italia. La berlina di gala, un tipo di carrozza molto in voga all’inizio del XIX secolo, venne realizzata nel 1805 dal celebre carrozziere parigino Jean-Ernest-Auguste Getting, uno dei principali fornitori delle Scuderie Imperiali di Napoleone.
La carrozza, che presenta lo stemma napoleonico sulle portiere, probabilmente ha fatto parte del corteo che nel 1805 portò Napoleone a Milano per l’incoronazione a Re d’Italia, con una prima tappa intermedia a Stupinigi dove soggiornò insieme alla moglie Giuseppina. La berlina passò poi alla seconda moglie Maria Luigia d’Austria, dal 1816 duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla, come attesta lo stemma che sostituisce le insegne napoleoniche originali. Nel 1845 la carrozza fu acquistata da Antonio Delavo, un farmacista appassionato di storia napoleonica, che la inserì nel museo dedicato alla battaglia di Marengo allestito nella sua villa. Nel 1947, quando la residenza venne venduta, la berlina passò all’antiquario Edilio Cavanna che la conservò senza particolari attenzioni in un capanno adibito a magazzino.
Nel 1953 il celebre sensitivo Gustavo Adolfo Rol decise di acquistare la carrozza e di farla restaurare a Torino. La carrozza venne poi destinata alla Palazzina di Caccia di Stupinigi il 3 giugno 1955.
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Info e Contatti
Piazza Principe Amedeo, 7
10042 Stupinigi – Nichelino (TO)
tel. +39 011 6200601
stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it